ELENCO

VITALIANO TREVISAN

ELENCO PROVVISORIO TEATRO

1998 Testo Oscillazioni [contenuto nel volume Trio senza pianoforte. Oscillazioni, Theoria, Roma 1998, pp. 73-99]


1999 Testo Scandisk


2001 I frammenti drammatici presenti in Fulvio Falzarano non compra nulla, ma viene a prendere un caffè con me [contenuto nel volume Standars vol. I, Sironi Editori, Milano 2001, pp. 93-121].


2004 Spettacolo Giulietta.
Adattamento dal racconto Giulietta di Federico Fellini per lo spettacolo diretto da Valter Malosti; con Michela Cescon; produzione Teatro di Dioniso.


2004 Volume Wordstar(s). Trilogia della memoria [contiene Scandisk, Defrag, Wordstar(s)], Sironi Editore, Milano.


2005 Spettacolo Il lavoro rende liberi [composto dal dittico Scandisk e Defrag].
Di Vitaliano Trevisan; regia Toni Servillo; con Salvatore Cantalupo, Beppe Casales, Matteo Cremon, Denis Fasolo (in Scandisk); Anna Bonaiuto, Bruna Rossi, Sara Alzetta (in Defrag); produzione Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma e Teatri Uniti.


2005 Spettacolo Short-cuts in jazz.
Testo e regia di Vitaliano Trevisan; musiche di Luciano Caruso; con Fulvio Falzarano e Livio Pacella (attori), Luciano Caruso, Massimo De Mattia, Daniele D’Agaro, Giovanni Maier, U.T. Gandhi, Ermes Ghiradini (musicisti); produzione Hicetnunc in collaborazione con l’associazione culturale Phophonix.


2006 Spettacolo 4 stanze con bagno.
Mise en espace di Vitaliano Trevisan; con Veronica Gentili, Livio Pacella, Vitaliano Trevisan.


2006 Spettacolo Oscillazioni.
Testo e regia di Vitaliano Trevisan; con Fulvio Falzarano (interprete) e Roberto Dani (batterista).


2007 Spettacolo Note sui sillabari.
Da Goffredo Parise; drammaturgia di Vitaliano Trevisan; musiche Stefano Bellon e Marcello Tonolo; con Vitaliano Trevisan e la Thelonious Monk Big Band diretta da Marcello Tonolo; produzione Regione del Veneto, Comune di Ponte di Piave e associazione Caligola, con la collaborazione della Casa di Cultura Goffredo Parise.


2007 Spettacolo Solo RH.
Testo e regia di Vitaliano Trevisan; con Roberto Herlitzka; Festival Teatri delle Mura di Padova (mise en lecture).


2008 Spettacolo Good Friday Night.
Di Vitaliano Trevisan; regia di Fabrizio Parenti; con Graziano Piazza e Valentina Picello; musiche di Giovanni Mancuso; prodotto nell’ambito del progetto La giostra dell’Apocalisse, promosso e prodotto da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea in collaborazione con Mibact, Regione Lombardia, Provincia di Milano.


2008 Spettacolo 3 drammi brevi [contiene Fulvio Falzarano non compra nulla, ma viene a prendere un caffè con me. Una commedia?; La Scrittura del Territorio. Una provocazione; Fulvio Falzarano e Pierluigi Cecchin da Righetti]
Testo e regia di Vitaliano Trevisan; con Fulvio Falzarano; Festival Teatri delle Mura di Padova (mise en lecture).


2009 Spettacolo Una notte in Tunisia.
Testo e regia di Vitaliano Trevisan; con Carla Chiarelli, Fabrizio Parenti, Tiziano Scarpa; Festival Teatri delle Mura di Padova (mise en lecture).


2009 Volume Due monologhi [contiene Oscillazioni e Solo RH], Einaudi (Collezione di teatro), Torino.


2009 Testo La vita fugge, pubblicato nel volume collettivo, a cura di Rodolfo di Giammarco e Martina Melandri, NEW WRITING ITALIA dieci pezzi non facili di teatro, Editoria & spettacolo, Spoleto.


2011 Volume Una notte in Tunisia, Einaudi (Collezione di teatro), Torino.


2011 Spettacolo Una notte in Tunisia.
Di Vitaliano Trevisan; regia Andrée Ruth Shammah; con Alessandro Haber, Martino Duane, Pia Lanciotti, Pietro Micci; produzione Teatro Franco Parenti e compagnia Gli Ipocriti.


2011 Spettacolo Wordstar(s).
Regia Giuseppe Marini; con Ugo Pagliai, Paola Gassman, Paola Di Meglio, Alessandro Albertin; produzione Teatro Stabile del Veneto.


2011 Spettacolo 4 stanze con bagno.
Di Vitaliano Trevisan; regia Michele De Vita Conti; con Federica Fracassi, Vitaliano Trevisan.


2011 Spettacolo La bancarotta.
Riscrittura di Vitaliano Trevisan de La bancarotta o sia il mercante fallito di Carlo Goldoni; regia di Michele De Vita Conti; con Mirko Artuso, Riccardo Bocci, Valentina Brusaferro, Pino Costalunga, Eleonora Fuser, Alessandra Giuriola, Vasco Mirandola, Giancarlo Previati, Vitaliano Trevisan; produzione Assurdo Teatro.


2013 Spettacolo Oscillazioni.
Di Vitaliano Trevisan; regia Giuseppe Marini; con Giordano De Plano; produzione Associazione Palermo Teatro Festival.


2013 Spettacolo RIII-Riccardo III.
Riscrittura di Vitaliano Trevisan del Riccardo III di William Shakespeare; regia Alessandro Gassmann; con Alessandro Gassman, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Manrico Gammarota, Emanuele Maria Basso, Sabrina Knaflitz, Marco Cavicchioli, Marta Richeldi, Sergio Meogrossi, Paila Pavese; produzione Teatro Stabile del Veneto, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Società per Attori.


2013 Spettacolo Good Friday Night.
Testi e regia di Vitaliano Trevisan; con Gargano e Giancarlo Previati; musiche Daniele Roccato; produzione Assurdo Teatro, Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore onlus in collaborazione con Dedalofurioso, Teatro Busnelli Dueville.


2013 Spettacolo Solo RH.
Di Vitaliano Trevisan; regia Giuseppe Marini; con Giordano De Plano; produzione Associazione Palermo Teatro Festival.


2015 Testo Il cerchio rosso. Studio per un affresco.


2015 Spettacolo Gli innamorati.
Riscrittura di Vitaliano Trevisan de Gl’innamorati di Carlo Goldoni; regia Andrée Ruth Shammah; con Marina Rocco, Matteo De Blasio, Roberto Laureri, Elena Lietti, Alberto Mancioppi, Silvia Giulia Mendola, Umberto Petranca, Andrea Soffiantini; produzione Teatro Franco Parenti.


2017 Spettacolo Il giocatore.
Adattamento di Vitaliano Trevisan da Il giocatore di Fëdor Dostoevskij; regia Gabriele Russo; con Daniele Russo, Marcello Romolo, Camilla Semino Favro, Paola Sambo, Alfredo Angelici, Martina Galletta, Alessio Piazza, Sebastiano Gavasso; produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Catania.


2017 Spettacolo North by North-East [composto dal dittico Coffee shop e Start-up].
Di Vitaliano Trevisan; regia Fabrizio Arcuri; con Giuseppe Battiston, Roberto Citran, Vitaliano Trevisan; produzione Teatro d Roma.


2017 Testo Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel.


2017 Spettacolo Macbeth.
Riscrittura di Vitaliano Trevisan del Macbeth di William Shakespeare; regia di Patricia Zanco/Daniela Mattiuzzi; con Patricia Zanco, Francesca Botti, Beatrice Niero; produzione fatebenesorelle teatro, CPT La Piccionaia e il sostegno di Conversazioni 2016 – 69° Ciclo Spettacoli Classici, Teatro Olimpico di Vicenza.


2018 Spettacolo Il cerchio rosso. Studio per un affresco.
Di Vitaliano Trevisan, regia Massimo Mesciulam; con Roberto Alinghieri, Andreapietro Anselmi, Simone Cammarata, Matteo Cremon, Denis Fasolo, Pierluigi Pasino, Roberto Serpi; produzione Teatro Stabile di Genova.


2018 Spettacolo I crolli di Shakespeare.
Di Vitaliano Trevisan dalle opere di William Shakespeare; musiche Daniele Roccato; con Vitaliano Trevisan (voce), Daniele Roccato (contrabbasso) Michele Rabbia (percussioni); produzione di Aldo Grompone e Operaestate Festival Veneto.


2019 Spettacolo La bancarotta.
Riscrittura di Vitaliano Trevisan da Carlo Goldoni; regia Serena Sinigaglia; con Natalino Balasso, Fulvio Falzarano, Marta Dalla Via, Denis Fasolo, Raffaele Musella, Massimo Verdastro, Giuseppe Aceto, Celeste Gugliandolo, Carla Manzon, Massimo Verdastro; produzione Teatro Stabile di Bolzano.


2020 Spettacolo Il mondo e i pantaloni.
Di Vitaliano Trevisan; mise en espace di Giorgio Sangati; con Vitaliano Trevisan, Giorgio Sangati, Angelica Leo; produzione Teatro Stabile del Veneto.


2020 Volume Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel, Oligo.


2020 Spettacolo Oscillazioni.
Di Vitaliano Trevisan; regia Valentina Brusaferro; con Matteo Cremon; produzione Teatro Stabile del Veneto.


2020 Spettacolo Il delirio del particolare.
Di Vitaliano Trevisan; regia Giorgio Sangati; con Maria Paiato, Carlo Valli e Alessandro Mor; produzione Centro Teatrale Bresciano e Teatro Biondo di Palermo.


2022 Volume Note sui sillabari. Omaggio a Goffredo Parise, Inschibboleth edizioni, Roma.

VITALIANO TREVISAN

MEDIAPATIA

enter image description here

MEDIAPATIA

DI GIORGIO VIALI 2025

Presentazione di "MediaPatia" di Giorgio Viali

Scoprire "MediaPatia" significa intraprendere un viaggio audace e provocatorio nel cuore pulsante della nostra epoca, dove media e desideri si intrecciano in un balletto di esperienze umane complesse. Edito da Minuscola Produzione di Vicenza, questo libro ibrido di 150 pagine è molto più di una semplice raccolta di fotografie e testi: è un'opera che sfida le convenzioni e invita a riflettere sulle dinamiche sociali contemporanee.

In un mondo in cui la libido e la libidocrazia permeano ogni aspetto delle nostre interazioni quotidiane, Giorgio Viali si erige a cronista di una società in preda alla precarietà. Attraverso il progetto omonimo, egli esplora la figura del sex worker e del performer, protagonisti di una narrativa che si dipana tra le piattaforme digitali come OnlyFans e i social media, come Instagram e TikTok. Le storie di Euridice e Orfeo si intrecciano con le vite degli individui, creando un fotoromanzo contemporaneo che mette in discussione le strutture di potere e il patriarcato.

Le pagine di "MediaPatia" sono costellate di fotogrammi e mediagrammi, dando vita a un biofilm ibrido che mescola psicoanalisi, psicopatologia e farmacopornografia con filosofia e psicodramma. Viali, con il suo approccio innovativo e spesso a zero budget, dimostra la potenza della sperimentazione artistica, utilizzando tecniche come la videoarte performativa e le finzioni urbane per dare voce a una realtà complessa.

Il libro si presenta come un monologo collettivo, un'ibridazione di stili e linguaggi che sfida le narrazioni mainstream. Le immagini e i video di Viali non sono semplicemente opere artistiche, ma confessioni del corpo sociale; un labirinto di emozioni e relazioni che si intrecciano in un dramma contemporaneo, spingendoci a riconsiderare il nostro posto all'interno di una mediametropoli dove ogni piccola azione può avere ripercussioni profonde.

"MediaPatia" ci invita a esplorare le ibridazioni delle identità e delle relazioni nel nostro tempo, offrendoci uno sguardo critico sull'ontologia visiva della nostra epoca. Attraverso questa opera, Viali non solo espone le fragilità della società attuale, ma apre anche la porta a un'era di esplorazione artistica e sociale.

In conclusione, "MediaPatia" di Giorgio Viali è un manifesto audace che, con la sua varietà e revarietà, ci spinge a riconnetterci con un mondo in continua mutazione. Con un occhio rivolto verso un Antistato e un Mercato Nero per corpi, emozioni e patologie, questo libro rappresenta un'urgente chiamata all'azione e alla riflessione, in un'epoca in cui la precarietà non è solo una condizione, ma una forma d'arte.


MEDIAMETROPOLI MEDIAPATIA LIBIDOCRAZIA FARMACOPORNOGRAFICO FARMACOSOFIA MONOPATIA SEXPERFORMER SEXWORKER CINEMA TEATRO MERCATONERO MINUSCOLA MINUSCOLAPRO MINUSCOLAPRODUZIONE CONTROMEDIA ANTISTATO SERVIZIOURBANO ORDINEPUBBLICO LAVANDERIA EURIDICE ORFEO PERSEFONE EURIDICESTREAM MEDIAGRAFIA MEDIAGRAMMI FOTOGRAMMI FOTOPATIA PISCOPATIA PSICOLOGIA FOTORITRATTO BIOPSICOLOGIA BIOGRAFIA MINIGRAFIA MINIGRAFIE FINZIONEURBANE SANCTAIMAGO BODYPATIA CELESTEMALFATTA FEELTHESNAKE FEEDTHESNAKE STILLSKIN PROTOTIPO SOTTOCOSTO USOIMPROPRIO MARXISMO SITUAZIONISMO IBRIDO IBRIDAZIONE IBRIDOLOVE MOSTRADELCINEMA VENEZIA82 ONTOLOGIAVISIVA IBRIDAZIONI CINEMASPERIMENTALE PRODUZIONECINEMATOGRAFICA ZEROBUDGET SCENEGGIATURA SCENEGGIATORI SCENEGGIATRICE FEMMINISMO PATRIARCATO MASCHILISMO GIORGIOVIALI CORPOSOCIALE CINEMASOCIALE MONOLOGO MONOPORZIONE FASHION FASHIONFILM SERVIZIOMODA AUTORE FOTOGRAFO FILMMAKER VIDEOMAKER SCENEGGIATORE PSICODRAMMA FOTORIVISTA FOTOROMANZO

MEDIAPATIA

enter image description here

MEDIAPATIA

GIORGIO VIALI

MediaPatia by Giorgio Viali: Precarious Media Performance

MediaPatia is a unique work by Giorgio Viali that explores the complex relationship between media, society, and human desires. In a world where libido and libidocracy dominate daily interactions, Giorgio Viali guides us through an extreme and experimental exploration of the morphological biosynthesis of media and the social body.

In a context of increasing social, labor, and emotional precariousness, the figure of the sex worker and the sex performer emerges forcefully, often through platforms like OnlyFans and social media like Instagram and TikTok. Here, the myth of Orpheus and Eurydice imposes itself to deform narratives, in a sort of contemporary photo-novel that challenges public order and patriarchy.

The narrative of MediaPatia unfolds through a series of frames and mediagrams, giving life to a hybrid biofilm, where psychoanalysis, psychopathology, and pharmacopornography blend with philosophy and psychodrama. Viali's hybrid filmmaking, often on a zero budget, stands out for its experimental capacity and for the use of innovative techniques such as performative video art and urban fictions.

In this context, the figure of the author as a photographer and filmmaker intertwines with that of a screenwriter, creating a work that reflects the tensions between feminism, machismo, Marxism, and the new urban situationism. MediaPatia thus becomes a collective monologue, a hybridization of styles and languages that challenges the sociological mainstream.

Viali's photographs and videos are not merely works of art, but confessions of the social body, a laundry of emotions and relationships interwoven in a contemporary or dystopian drama. Through his approach, the author invites us to reflect on what it means to be part of a media metropolis, where even the smallest action can have a significant impact.

In this journey, Viali shows us the power of CounterMedia, inviting us to explore the hybridizations of identities and relationships in our time. With MediaPatia, he offers us a critical and profound look at the visual ontology of our era, casting an eye on Venice82 and the cinema exhibitions.

In conclusion, MediaPatia by Giorgio Viali is a manifesto for a new era of artistic and social exploration that, through its variety and revariety, pushes us to feel part of a world in continuous entropic mutation. It hopes for an Antistate and establishes a Black Market for bodies, emotions, and embedded pathologies.


MEDIAMETROPOLI MEDIAPATIA LIBIDOCRAZIA FARMACOPORNOGRAFICO FARMACOSOFIA MONOPATIA SEXPERFORMER SEXWORKER CINEMA TEATRO MERCATONERO MINUSCOLA MINUSCOLAPRO MINUSCOLAPRODUZIONE CONTROMEDIA ANTISTATO SERVIZIOURBANO ORDINEPUBBLICO LAVANDERIA EURIDICE ORFEO PERSEFONE EURIDICESTREAM MEDIAGRAFIA MEDIAGRAMMI FOTOGRAMMI FOTOPATIA PISCOPATIA PSICOLOGIA FOTORITRATTO BIOPSICOLOGIA BIOGRAFIA MINIGRAFIA MINIGRAFIE FINZIONEURBANE SANCTAIMAGO BODYPATIA CELESTEMALFATTA FEELTHESNAKE FEEDTHESNAKE STILLSKIN PROTOTIPO SOTTOCOSTO USOIMPROPRIO MARXISMO SITUAZIONISMO IBRIDO IBRIDAZIONE IBRIDOLOVE MOSTRADELCINEMA VENEZIA82 ONTOLOGIAVISIVA IBRIDAZIONI CINEMASPERIMENTALE PRODUZIONECINEMATOGRAFICA ZEROBUDGET SCENEGGIATURA SCENEGGIATORI SCENEGGIATRICE FEMMINISMO PATRIARCATO MASCHILISMO GIORGIOVIALI CORPOSOCIALE CINEMASOCIALE MONOLOGO MONOPORZIONE FASHION FASHIONFILM SERVIZIOMODA AUTORE FOTOGRAFO FILMMAKER VIDEOMAKER SCENEGGIATORE PSICODRAMMA FOTORIVISTA FOTOROMANZO


MediaPatia di Giorgio Viali: Media Performance Precaria

MediaPatia è un'opera unica di Giorgio Viali che esplora il complesso rapporto tra media, società e desideri umani. In un mondo in cui la libido e la libidocrazia dominano le interazioni quotidiane, Giorgio Viali ci guida attraverso una esplorazione estrema e sperimentale sulla biosintesi morfologica dei media e del corpo sociale.

In un contesto di crescente precarietà sociale, lavorativa ed emozionale, la figura del sex worker e del sex performer emerge in modo prepotente, spesso tramite piattaforme come OnlyFans e social media come Instagram e TikTok. Qui, il dramma di Euridice e Orfeo si impone mitologicamente per deformare storie, in una sorta di fotoromanzo contemporaneo che sfida l'ordine pubblico e il patriarcato.

La narrativa di MediaPatia si sviluppa attraverso una serie di fotogrammi e mediagrammi, che danno vita a un biofilm ibrido, dove la psicoanalisi, la psicopatologia e la farmacopornografia si mescolano con la filosofia e lo psicodramma. La produzione cinematografica ibrida di Viali, spesso a zero budget, si distingue per la sua capacità di sperimentazione e per l'uso di tecniche innovative come il videoarte performativa e le finzioni urbane.

In questo contesto, la figura dell'autore come fotografo e filmmaker si innesta con dello sceneggiatore, creando un'opera che riflette le tensioni tra il femminismo, il maschilismo e il marxismo e il nuovo situazionismo urbano. MediaPatia diventa così un monologo collettivo, un'ibridazione di stili e linguaggi che sfida il manistream sociologico.

Le fotografie e i video di Viali non sono solo opere, ma confessioni del corpo sociale, una lavandaria di emozioni e relazioni che si intrecciano in un dramma contemporaneo o distopico. Attraverso il suo approccio, l'autore ci invita a riflettere su cosa significhi essere parte di una mediametropoli, dove ogni minuscola azione può avere un impatto significativo.

In questo viaggio, Viali ci mostra la potenza di ControMedia, invitandoci a esplorare le ibridazazioni delle identità e delle relazioni nel nostro tempo. Con MediaPatia, ci offre uno sguardo critico e profondo sull'ontologia visiva della nostra epoca, guradando a Venezia82 e alle mostre del cinema.

In conclusione, MediaPatia di Giorgio Viali è un manifesto di una nuova era di esplorazione artistica e sociale che, attraverso la sua varietà e revarietà, ci spinge a sentirci parte di un mondo in continua entropica mutazione. Sperando un un Antistato e fondando un Mercato Nero per corpi, emozioni e patologie innestate.

MediaPatia by Giorgio Viali: Precarious Media Performance

MediaPatia is a unique work by Giorgio Viali that explores the complex relationship between media, society, and human desires. In a world where libido and libidocracy dominate daily interactions, Giorgio Viali guides us through an extreme and experimental exploration of the morphological biosynthesis of media and the social body.

In a context of increasing social, labor, and emotional precariousness, the figure of the sex worker and the sex performer emerges forcefully, often through platforms like OnlyFans and social media like Instagram and TikTok. Here, the myth of Orpheus and Eurydice imposes itself to deform narratives, in a sort of contemporary photo-novel that challenges public order and patriarchy.

The narrative of MediaPatia unfolds through a series of frames and mediagrams, giving life to a hybrid biofilm, where psychoanalysis, psychopathology, and pharmacopornography blend with philosophy and psychodrama. Viali's hybrid filmmaking, often on a zero budget, stands out for its experimental capacity and for the use of innovative techniques such as performative video art and urban fictions.

In this context, the figure of the author as a photographer and filmmaker intertwines with that of a screenwriter, creating a work that reflects the tensions between feminism, machismo, Marxism, and the new urban situationism. MediaPatia thus becomes a collective monologue, a hybridization of styles and languages that challenges the sociological mainstream.

Viali's photographs and videos are not merely works of art, but confessions of the social body, a laundry of emotions and relationships interwoven in a contemporary or dystopian drama. Through his approach, the author invites us to reflect on what it means to be part of a media metropolis, where even the smallest action can have a significant impact.

In this journey, Viali shows us the power of CounterMedia, inviting us to explore the hybridizations of identities and relationships in our time. With MediaPatia, he offers us a critical and profound look at the visual ontology of our era, casting an eye on Venice82 and the cinema exhibitions.

In conclusion, MediaPatia by Giorgio Viali is a manifesto for a new era of artistic and social exploration that, through its variety and revariety, pushes us to feel part of a world in continuous entropic mutation. It hopes for an Antistate and establishes a Black Market for bodies, emotions, and embedded pathologies.

MediaPatia de Giorgio Viali : Performance Média Précaire

MediaPatia est une œuvre unique de Giorgio Viali qui explore le rapport complexe entre les médias, la société et les désirs humains. Dans un monde où la libido et la libidocratie dominent les interactions quotidiennes, Giorgio Viali nous guide à travers une exploration extrême et expérimentale de la biosynthèse morphologique des médias et du corps social.

Dans un contexte de précarité sociale, professionnelle et émotionnelle croissante, la figure du travailleur du sexe et du performer sexuel émerge de manière prépondérante, souvent via des plateformes telles qu'OnlyFans et des réseaux sociaux comme Instagram et TikTok. Ici, le drame d'Eurydice et d'Orphée s'impose mythologiquement pour déformer des histoires, dans une sorte de fotoroman contemporain qui défie l'ordre public et le patriarcat.

La narration de MediaPatia se développe à travers une série de photogrammes et de médiagrammes, donnant vie à un biofilm hybride, où la psychanalyse, la psychopathologie et la pharmacopornographie se mélangent avec la philosophie et le psychodrame. La production cinématographique hybride de Viali, souvent à budget zéro, se distingue par sa capacité d'expérimentation et par l'utilisation de techniques innovantes telles que l'art vidéo performant et les fictions urbaines.

Dans ce contexte, la figure de l'auteur en tant que photographe et réalisateur s'entrelace avec celle de scénariste, créant une œuvre qui reflète les tensions entre le féminisme, le machisme, le marxisme et le nouveau situationnisme urbain. MediaPatia devient ainsi un monologue collectif, une hybridation de styles et de langages qui défie le mainstream sociologique.

Les photographies et les vidéos de Viali ne sont pas seulement des œuvres, mais des confessions du corps social, une laverie d'émotions et de relations qui s'entrelacent dans un drame contemporain ou dystopique. À travers son approche, l'auteur nous invite à réfléchir à ce que signifie faire partie d'une médiamétropole, où chaque petite action peut avoir un impact significatif.

Dans ce voyage, Viali nous montre la puissance de ControMedia, nous invitant à explorer les hybridations des identités et des relations dans notre temps. Avec MediaPatia, il nous offre un regard critique et profond sur l'ontologie visuelle de notre époque, en se tournant vers Venise82 et les expositions de cinéma.

En conclusion, MediaPatia de Giorgio Viali est un manifeste d'une nouvelle ère d'exploration artistique et sociale qui, à travers sa variété et sa revarieté, nous pousse à nous sentir partie prenante d'un monde en constante mutation entropique. Espérant un Antistat et fondant un Marché Noir pour les corps, les émotions et les pathologies greffées.

MEDIAMETROPOLI MEDIAPATIA LIBIDOCRAZIA FARMACOPORNOGRAFICO FARMACOSOFIA MONOPATIA SEXPERFORMER SEXWORKER CINEMA TEATRO MERCATONERO MINUSCOLA MINUSCOLAPRO MINUSCOLAPRODUZIONE CONTROMEDIA ANTISTATO SERVIZIOURBANO ORDINEPUBBLICO LAVANDERIA EURIDICE ORFEO PERSEFONE EURIDICESTREAM MEDIAGRAFIA MEDIAGRAMMI FOTOGRAMMI FOTOPATIA PISCOPATIA PSICOLOGIA FOTORITRATTO BIOPSICOLOGIA BIOGRAFIA MINIGRAFIA MINIGRAFIE FINZIONEURBANE SANCTAIMAGO BODYPATIA CELESTEMALFATTA FEELTHESNAKE FEEDTHESNAKE STILLSKIN PROTOTIPO SOTTOCOSTO USOIMPROPRIO MARXISMO SITUAZIONISMO IBRIDO IBRIDAZIONE IBRIDOLOVE MOSTRADELCINEMA VENEZIA82 ONTOLOGIAVISIVA IBRIDAZIONI CINEMASPERIMENTALE PRODUZIONECINEMATOGRAFICA ZEROBUDGET SCENEGGIATURA SCENEGGIATORI SCENEGGIATRICE FEMMINISMO PATRIARCATO MASCHILISMO GIORGIOVIALI CORPOSOCIALE CINEMASOCIALE MONOLOGO MONOPORZIONE FASHION FASHIONFILM SERVIZIOMODA AUTORE FOTOGRAFO FILMMAKER VIDEOMAKER SCENEGGIATORE PSICODRAMMA FOTORIVISTA FOTOROMANZO

MediaPatia di Giorgio Viali: Media Performance Precaria

MediaPatia è un'opera unica di Giorgio Viali che esplora il complesso rapporto tra media, società e desideri umani. In un mondo in cui la libido e la libidocrazia dominano le interazioni quotidiane, Giorgio Viali ci guida attraverso una esplorazione estrema e sperimentale sulla biosintesi morfologica dei media e del corpo sociale.

In un contesto di crescente precarietà sociale, lavorativa ed emozionale, la figura del sex worker e del sex performer emerge in modo prepotente, spesso tramite piattaforme come OnlyFans e social media come Instagram e TikTok. Qui, il dramma di Euridice e Orfeo si impone mitologicamente per deformare storie, in una sorta di fotoromanzo contemporaneo che sfida l'ordine pubblico e il patriarcato.

La narrativa di MediaPatia si sviluppa attraverso una serie di fotogrammi e mediagrammi, che danno vita a un biofilm ibrido, dove la psicoanalisi, la psicopatologia e la farmacopornografia si mescolano con la filosofia e lo psicodramma. La produzione cinematografica ibrida di Viali, spesso a zero budget, si distingue per la sua capacità di sperimentazione e per l'uso di tecniche innovative come il videoarte performativa e le finzioni urbane.

In questo contesto, la figura dell'autore come fotografo e filmmaker si innesta con dello sceneggiatore, creando un'opera che riflette le tensioni tra il femminismo, il maschilismo e il marxismo e il nuovo situazionismo urbano. MediaPatia diventa così un monologo collettivo, un'ibridazione di stili e linguaggi che sfida il manistream sociologico.

Le fotografie e i video di Viali non sono solo opere, ma confessioni del corpo sociale, una lavandaria di emozioni e relazioni che si intrecciano in un dramma contemporaneo o distopico. Attraverso il suo approccio, l'autore ci invita a riflettere su cosa significhi essere parte di una mediametropoli, dove ogni minuscola azione può avere un impatto significativo.

In questo viaggio, Viali ci mostra la potenza di ControMedia, invitandoci a esplorare le ibridazazioni delle identità e delle relazioni nel nostro tempo. Con MediaPatia, ci offre uno sguardo critico e profondo sull'ontologia visiva della nostra epoca, guradando a Venezia82 e alle mostre del cinema.

In conclusione, MediaPatia di Giorgio Viali è un manifesto di una nuova era di esplorazione artistica e sociale che, attraverso la sua varietà e revarietà, ci spinge a sentirci parte di un mondo in continua entropica mutazione. Sperando un un Antistato e fondando un Mercato Nero per corpi, emozioni e patologie innestate.

MediaPatia by Giorgio Viali: Precarious Media Performance

MediaPatia is a unique work by Giorgio Viali that explores the complex relationship between media, society, and human desires. In a world where libido and libidocracy dominate daily interactions, Giorgio Viali guides us through an extreme and experimental exploration of the morphological biosynthesis of media and the social body.

In a context of increasing social, labor, and emotional precariousness, the figure of the sex worker and the sex performer emerges forcefully, often through platforms like OnlyFans and social media like Instagram and TikTok. Here, the myth of Orpheus and Eurydice imposes itself to deform narratives, in a sort of contemporary photo-novel that challenges public order and patriarchy.

The narrative of MediaPatia unfolds through a series of frames and mediagrams, giving life to a hybrid biofilm, where psychoanalysis, psychopathology, and pharmacopornography blend with philosophy and psychodrama. Viali's hybrid filmmaking, often on a zero budget, stands out for its experimental capacity and for the use of innovative techniques such as performative video art and urban fictions.

In this context, the figure of the author as a photographer and filmmaker intertwines with that of a screenwriter, creating a work that reflects the tensions between feminism, machismo, Marxism, and the new urban situationism. MediaPatia thus becomes a collective monologue, a hybridization of styles and languages that challenges the sociological mainstream.

Viali's photographs and videos are not merely works of art, but confessions of the social body, a laundry of emotions and relationships interwoven in a contemporary or dystopian drama. Through his approach, the author invites us to reflect on what it means to be part of a media metropolis, where even the smallest action can have a significant impact.

In this journey, Viali shows us the power of CounterMedia, inviting us to explore the hybridizations of identities and relationships in our time. With MediaPatia, he offers us a critical and profound look at the visual ontology of our era, casting an eye on Venice82 and the cinema exhibitions.

In conclusion, MediaPatia by Giorgio Viali is a manifesto for a new era of artistic and social exploration that, through its variety and revariety, pushes us to feel part of a world in continuous entropic mutation. It hopes for an Antistate and establishes a Black Market for bodies, emotions, and embedded pathologies.

MediaPatia de Giorgio Viali : Performance Média Précaire

MediaPatia est une œuvre unique de Giorgio Viali qui explore le rapport complexe entre les médias, la société et les désirs humains. Dans un monde où la libido et la libidocratie dominent les interactions quotidiennes, Giorgio Viali nous guide à travers une exploration extrême et expérimentale de la biosynthèse morphologique des médias et du corps social.

Dans un contexte de précarité sociale, professionnelle et émotionnelle croissante, la figure du travailleur du sexe et du performer sexuel émerge de manière prépondérante, souvent via des plateformes telles qu'OnlyFans et des réseaux sociaux comme Instagram et TikTok. Ici, le drame d'Eurydice et d'Orphée s'impose mythologiquement pour déformer des histoires, dans une sorte de fotoroman contemporain qui défie l'ordre public et le patriarcat.

La narration de MediaPatia se développe à travers une série de photogrammes et de médiagrammes, donnant vie à un biofilm hybride, où la psychanalyse, la psychopathologie et la pharmacopornographie se mélangent avec la philosophie et le psychodrame. La production cinématographique hybride de Viali, souvent à budget zéro, se distingue par sa capacité d'expérimentation et par l'utilisation de techniques innovantes telles que l'art vidéo performant et les fictions urbaines.

Dans ce contexte, la figure de l'auteur en tant que photographe et réalisateur s'entrelace avec celle de scénariste, créant une œuvre qui reflète les tensions entre le féminisme, le machisme, le marxisme et le nouveau situationnisme urbain. MediaPatia devient ainsi un monologue collectif, une hybridation de styles et de langages qui défie le mainstream sociologique.

Les photographies et les vidéos de Viali ne sont pas seulement des œuvres, mais des confessions du corps social, une laverie d'émotions et de relations qui s'entrelacent dans un drame contemporain ou dystopique. À travers son approche, l'auteur nous invite à réfléchir à ce que signifie faire partie d'une médiamétropole, où chaque petite action peut avoir un impact significatif.

Dans ce voyage, Viali nous montre la puissance de ControMedia, nous invitant à explorer les hybridations des identités et des relations dans notre temps. Avec MediaPatia, il nous offre un regard critique et profond sur l'ontologie visuelle de notre époque, en se tournant vers Venise82 et les expositions de cinéma.

En conclusion, MediaPatia de Giorgio Viali est un manifeste d'une nouvelle ère d'exploration artistique et sociale qui, à travers sa variété et sa revarieté, nous pousse à nous sentir partie prenante d'un monde en constante mutation entropique. Espérant un Antistat et fondant un Marché Noir pour les corps, les émotions et les pathologies greffées.

MEDIAMETROPOLI MEDIAPATIA LIBIDOCRAZIA FARMACOPORNOGRAFICO FARMACOSOFIA MONOPATIA SEXPERFORMER SEXWORKER CINEMA TEATRO MERCATONERO MINUSCOLA MINUSCOLAPRO MINUSCOLAPRODUZIONE CONTROMEDIA ANTISTATO SERVIZIOURBANO ORDINEPUBBLICO LAVANDERIA EURIDICE ORFEO PERSEFONE EURIDICESTREAM MEDIAGRAFIA MEDIAGRAMMI FOTOGRAMMI FOTOPATIA PISCOPATIA PSICOLOGIA FOTORITRATTO BIOPSICOLOGIA BIOGRAFIA MINIGRAFIA MINIGRAFIE FINZIONEURBANE SANCTAIMAGO BODYPATIA CELESTEMALFATTA FEELTHESNAKE FEEDTHESNAKE STILLSKIN PROTOTIPO SOTTOCOSTO USOIMPROPRIO MARXISMO SITUAZIONISMO IBRIDO IBRIDAZIONE IBRIDOLOVE MOSTRADELCINEMA VENEZIA82 ONTOLOGIAVISIVA IBRIDAZIONI CINEMASPERIMENTALE PRODUZIONECINEMATOGRAFICA ZEROBUDGET SCENEGGIATURA SCENEGGIATORI SCENEGGIATRICE FEMMINISMO PATRIARCATO MASCHILISMO GIORGIOVIALI CORPOSOCIALE CINEMASOCIALE MONOLOGO MONOPORZIONE FASHION FASHIONFILM SERVIZIOMODA AUTORE FOTOGRAFO FILMMAKER VIDEOMAKER SCENEGGIATORE PSICODRAMMA FOTORIVISTA FOTOROMANZO

MEDIAPATIA

enter image description here

MEDIAPATIA

DI GIORGIO VIALI

MediaPatia de Giorgio Viali : Performance Média Précaire

MediaPatia est une œuvre unique de Giorgio Viali qui explore le rapport complexe entre les médias, la société et les désirs humains. Dans un monde où la libido et la libidocratie dominent les interactions quotidiennes, Giorgio Viali nous guide à travers une exploration extrême et expérimentale de la biosynthèse morphologique des médias et du corps social.

Dans un contexte de précarité sociale, professionnelle et émotionnelle croissante, la figure du travailleur du sexe et du performer sexuel émerge de manière prépondérante, souvent via des plateformes telles qu'OnlyFans et des réseaux sociaux comme Instagram et TikTok. Ici, le drame d'Eurydice et d'Orphée s'impose mythologiquement pour déformer des histoires, dans une sorte de fotoroman contemporain qui défie l'ordre public et le patriarcat.

La narration de MediaPatia se développe à travers une série de photogrammes et de médiagrammes, donnant vie à un biofilm hybride, où la psychanalyse, la psychopathologie et la pharmacopornographie se mélangent avec la philosophie et le psychodrame. La production cinématographique hybride de Viali, souvent à budget zéro, se distingue par sa capacité d'expérimentation et par l'utilisation de techniques innovantes telles que l'art vidéo performant et les fictions urbaines.

Dans ce contexte, la figure de l'auteur en tant que photographe et réalisateur s'entrelace avec celle de scénariste, créant une œuvre qui reflète les tensions entre le féminisme, le machisme, le marxisme et le nouveau situationnisme urbain. MediaPatia devient ainsi un monologue collectif, une hybridation de styles et de langages qui défie le mainstream sociologique.

Les photographies et les vidéos de Viali ne sont pas seulement des œuvres, mais des confessions du corps social, une laverie d'émotions et de relations qui s'entrelacent dans un drame contemporain ou dystopique. À travers son approche, l'auteur nous invite à réfléchir à ce que signifie faire partie d'une médiamétropole, où chaque petite action peut avoir un impact significatif.

Dans ce voyage, Viali nous montre la puissance de ControMedia, nous invitant à explorer les hybridations des identités et des relations dans notre temps. Avec MediaPatia, il nous offre un regard critique et profond sur l'ontologie visuelle de notre époque, en se tournant vers Venise82 et les expositions de cinéma.

En conclusion, MediaPatia de Giorgio Viali est un manifeste d'une nouvelle ère d'exploration artistique et sociale qui, à travers sa variété et sa revarieté, nous pousse à nous sentir partie prenante d'un monde en constante mutation entropique. Espérant un Antistat et fondant un Marché Noir pour les corps, les émotions et les pathologies greffées.

MEDIAPATIA

enter image description here MEDIAPATIOA

GIORGIO VIALI

MediaPatia von Giorgio Viali: Prekäre Medienperformance

MediaPatia ist ein einzigartiges Werk von Giorgio Viali, das die komplexe Beziehung zwischen Medien, Gesellschaft und menschlichen Wünschen erkundet. In einer Welt, in der Libido und Libidokratie die täglichen Interaktionen dominieren, führt uns Giorgio Viali durch eine extreme und experimentelle Untersuchung der morphologischen Biosynthese von Medien und sozialem Körper.

In einem Kontext wachsender sozialer, beruflicher und emotionaler Prekarität tritt die Figur des Sexarbeiters und des Sexperformers kraftvoll hervor, oft über Plattformen wie OnlyFans und soziale Medien wie Instagram und TikTok. Hier wird das Drama von Eurydike und Orpheus mythisch aufgezwungen, um Geschichten zu deformieren, in einer Art zeitgenössischem Fotoreportage, die die öffentliche Ordnung und das Patriarchat herausfordert.

Die Erzählung von MediaPatia entwickelt sich durch eine Reihe von Fotogrammen und Mediagrammen, die ein hybrides Biofilm zum Leben erwecken, in dem Psychoanalyse, Psychopathologie und Pharmakopornografie mit Philosophie und Psychodrama verschmelzen. Die hybride Filmproduktion von Viali, oft mit einem Null-Budget, zeichnet sich durch ihre Experimentierfreudigkeit und den Einsatz innovativer Techniken wie performative Videoart und urbane Fiktionen aus.

In diesem Kontext verbindet sich die Figur des Autors als Fotograf und Filmemacher mit der des Drehbuchautors und schafft ein Werk, das die Spannungen zwischen Feminismus, Maskulinismus, Marxismus und dem neuen urbanen Situationismus reflektiert. MediaPatia wird so zu einem kollektiven Monolog, einer Hybridisierung von Stilen und Sprachen, die die soziologische Mainstream herausfordert.

Die Fotografien und Videos von Viali sind nicht nur Werke, sondern Bekenntnisse des sozialen Körpers, eine Wäscheleine von Emotionen und Beziehungen, die sich in einem zeitgenössischen oder dystopischen Drama verweben. Durch seinen Ansatz lädt der Autor uns ein, darüber nachzudenken, was es bedeutet, Teil einer Mediametropole zu sein, in der jede winzige Handlung erhebliche Auswirkungen haben kann.

Auf dieser Reise zeigt uns Viali die Macht von ControMedia und lädt uns ein, die Hybridisierungen von Identitäten und Beziehungen in unserer Zeit zu erkunden. Mit MediaPatia bietet er einen kritischen und tiefen Blick auf die visuelle Ontologie unserer Epoche, wobei er auf Venedig82 und die Ausstellungen des Films verweist.

Zusammenfassend ist MediaPatia von Giorgio Viali ein Manifest einer neuen Ära künstlerischer und sozialer Erkundung, die uns durch ihre Vielfalt und Revarietät dazu anregt, uns als Teil einer sich ständig entropisch verändernden Welt zu fühlen. In der Hoffnung auf einen Antistaat und der Gründung eines Schwarzmarktes für Körper, Emotionen und eingepflanzte Pathologien.

MEDIAPATIA

enter image description here

MEDIAPATIA

DI GIORGIO VIALI (2025)

MediaPatia di Giorgio Viali: Media Performance Precaria

MediaPatia è un'opera unica di Giorgio Viali che esplora il complesso rapporto tra media, società e desideri umani. In un mondo in cui la libido e la libidocrazia dominano le interazioni quotidiane, Giorgio Viali ci guida attraverso una esplorazione estrema e sperimentale sulla biosintesi morfologica dei media e del corpo sociale.

In un contesto di crescente precarietà sociale, lavorativa ed emozionale, la figura del sex worker e del sex performer emerge in modo prepotente, spesso tramite piattaforme come OnlyFans e social media come Instagram e TikTok. Qui, il dramma di Euridice e Orfeo si impone mitologicamente per deformare storie, in una sorta di fotoromanzo contemporaneo che sfida l'ordine pubblico e il patriarcato.

La narrativa di MediaPatia si sviluppa attraverso una serie di fotogrammi e mediagrammi, che danno vita a un biofilm ibrido, dove la psicoanalisi, la psicopatologia e la farmacopornografia si mescolano con la filosofia e lo psicodramma. La produzione cinematografica ibrida di Viali, spesso a zero budget, si distingue per la sua capacità di sperimentazione e per l'uso di tecniche innovative come il videoarte performativa e le finzioni urbane.

In questo contesto, la figura dell'autore come fotografo e filmmaker si innesta con dello sceneggiatore, creando un'opera che riflette le tensioni tra il femminismo, il maschilismo e il marxismo e il nuovo situazionismo urbano. MediaPatia diventa così un monologo collettivo, un'ibridazione di stili e linguaggi che sfida il manistream sociologico.

Le fotografie e i video di Viali non sono solo opere, ma confessioni del corpo sociale, una lavandaria di emozioni e relazioni che si intrecciano in un dramma contemporaneo o distopico. Attraverso il suo approccio, l'autore ci invita a riflettere su cosa significhi essere parte di una mediametropoli, dove ogni minuscola azione può avere un impatto significativo.

In questo viaggio, Viali ci mostra la potenza di ControMedia, invitandoci a esplorare le ibridazazioni delle identità e delle relazioni nel nostro tempo. Con MediaPatia, ci offre uno sguardo critico e profondo sull'ontologia visiva della nostra epoca, guradando a Venezia82 e alle mostre del cinema.

In conclusione, MediaPatia di Giorgio Viali è un manifesto di una nuova era di esplorazione artistica e sociale che, attraverso la sua varietà e revarietà, ci spinge a sentirci parte di un mondo in continua entropica mutazione. Sperando un un Antistato e fondando un Mercato Nero per corpi, emozioni e patologie innestate.


MEDIAMETROPOLI MEDIAPATIA LIBIDO LIBIDOCRAZIA FARMACOPORNOGRAFICO FARMACOSOFIA MEDIA MONOPATIA SEXPERFORMER SEXWORKER CINEMA TEATRO MERCATONERO MINUSCOLA MINUSCOLAPRO MINUSCOLAPRODUZIONE CONTROMEDIA CONTROVISIONE ANTISTATO SERVIZIOURBANO ORDINEPUBBLICO LAVANDERIA CONFESSIONE EURIDICE ORFEO PERSEFONE EURIDICESTREAM MEDIAGRAFIA MEDIAGRAMMI FOTOGRAMMI FOTOPATIA PISCOPATIA PSICOLOGIA DRAMMA FOTORITRATTO BIOPSICOLOGIA BIOGRAFIA MINIGRAFIA MINIGRAFIE PRIMOAMORE VARIETY REVARIETY FINZIONEURBANE SANCTAIMAGO BODYPATIA CELESTEMALFATTA FEELTHESNAKE FEEDTHESNAKE STILLSKIN PROTOTIPO SOTTOCOSTO USOIMPROPRIO INDIPENDENTE PRECARIO MARXISMO SITUAZIONISMO IBRIDO IBRIDAZIONE IBRIDOLOVE MOSTRADELCINEMA VENEZIA82 CINEMA ONTOLOGIAVISIVA SPERIMENTAZIONE IBRIDAZIONI CINEMASPERIMENTALE ARTE VIDEOARTE VIDEO PRODUZIONECINEMATOGRAFICA ZEROBUDGET SCENEGGIATURA SCENEGGIATORI SCENEGGIATRICE FEMMINISMO PATRIARCATO MASCHILISMO ATTRICE ATTORE ONLYFANS INSTAGRAM TIKTOK SOCIALMEDIA, VICENZA, PADOVA, VERONA, VICENZA, TREVISO, 2025 GIORGIOVIALI MEDIAGRAMMI CORPOSOCIALE CINEMASOCIALE MONOLOGO MONOPORZIONE FASHION FASHIONFILM SERVIZIOMODA AUTORE FOTOGRAFO FILMMAKER VIDEOMAKER SCENEGGIATORE ROMANZO PSICODRAMMA FOTORACCONTO FOTOROMANZO MELODRAMMA FOTORITRATTO FOTOSERVIZIO VIDEAZIONI

PROGETTI 2025

enter image description here

TRILOGIA IBRIDA - MEDIAPATIA

GIORGIO VIALI - 2025

CASTING IN CORSO

PROGETTI ZERO BUDGET

TRILOGIA:

TRE PROGETTI IBRIDI IN CORSO (2025):

EURIDICE STREAM (2025) di GIORGIO VIALI

LIBIDO CRAZIA (2025) di GIORGIO VIALI

FARMACO SOFIA (2025) di GIORGIO VIALI

CASTING IN CORSO: INFO@CONTRO.MEDIA


SITI WEB DI ALTRI PROGETTI (SOCIOLOGICI) IN CORSO:

MERCATO NERO (2025) di GIORGIO VIALI

www.MercatoNero.info

USO IMPROPRIO (2025) di GIORGIO VIALI

www.UsoImproprio.info

CONTRO MEDIA (2025) di GIORGIO VIALI

www.Contro.Media

MINUSCOLA EDIZIONI PRODUZIONI (2025)

www.Minuscola.Pro

MEDIAGRAFIA (2025)

www.MediaGrafia.com

di GIORGIO VIALI - 2025

Mail: info@contro.media

EURIDICESTREAM #LIBIDOCRAZIA #FARMACOSOFIA #GIORGIOVIALI #MERCATONERO #ANTISTATO #MEDIAGRAFIA #CONTROMEDIA #MINUSCOLAPRODUZIONI #MINUSCOLAPRO #MEDIAGRAMMI #USOIMPROPRIO #IBRIDOLOVE #TRIOLOGIAIBRIDA #TRILOGIA #MEDIAPATIA #METAMEDIALE #CINEMA #TEATRO #SOCIALMEDIA


TRE STORIACCE/PROGETTI IN CORSO:

Idee originali di Giorgio Viali - www.giorgioviali.live Da sviluppare nel corso del 2025

Progetti ibridi minimali. Da sviluppare con misto foto, video, testi. Casa di Produzione: Minuscola Pro - www.minuscola.pro

Progetti Zero Budget, indipendenti e sperimentali. Non è previsto compenso.

Questi progetti sono sviluppati dalla casa di produzione Minuscola Pro e presentano idee originali di Giorgio Viali. Sono progetti ibridi minimali, ovvero verranno realizzati utilizzando una combinazione di foto, video e testi. Sono progetti indipendenti e sperimentali, senza previsione di compenso per gli autori. Verranno sviluppati nel corso del 2025.

Euridice Stream

Euridice è la protagonista. Ama e vive con Orfeo. Un giorno Orfeo perde la testa per Aristea e abbandona Euridice senza darle spiegazioni. Euridice cerca Orfeo e scopre che lavora come sex performer insieme ad Aristea per un'agenzia gestita da Persefone. Persefone chiede a Euridice di lavorare per sei mesi come sex performer per lei, dopo i quali potrà rivedere Orfeo.

Questo progetto esplora temi come l'abbandono, la ricerca dell'amore perduto e la sessualità commercializzata. La protagonista Euridice dovrà affrontare una scelta difficile per poter ritrovare il suo amato Orfeo.

Libido Crazia

In un futuro distopico, farsi stuprare è diventato un rito di passaggio necessario per essere considerata una donna. I social media hanno diffuso questa nuova "moda", dopo l'avvento dei tatuaggi. Sono nate delle agenzie che offrono un servizio di stupro mantenendo le caratteristiche sociali di violenza e sopraffazione richieste, ma garantendo che non oltrepassi i limiti. La protagonista, Celeste, sta valutando con un'amica quale servizio adottare.

Questo progetto affronta temi molto delicati e controversi, come la violenza di genere, la mercificazione del corpo femminile e la normalizzazione dello stupro nella società futura. Sarà necessario un approccio estremamente cauto e sensibile nella realizzazione di questo lavoro.

Farmaco Sofia

Celeste è una laureanda rimasta orfana di padre da piccola. Vive ossessivamente questa mancanza paterna. Decide così di somministrare ormoni maschili alla madre Agata per farla diventare l'uomo che non ha mai avuto. Con l'aiuto di un'amica medica, Celeste inizia a far assumere gli ormoni alla madre, che nel giro di 10-12 mesi sviluppa il desiderio di diventare uomo.

Questo progetto esplora temi come l'identità di genere, il rapporto madre-figlia e la ricerca della figura paterna. Sarà interessante vedere come la trasformazione della madre influenzerà la vita e la psicologia della protagonista Celeste.


Tre Progetti di Giorgio Viali per Minuscola Pro (2025)

Questi tre progetti, concepiti da Giorgio Viali per Minuscola Pro, presentano un'ambiziosa sperimentazione narrativa e formale, sfruttando il basso budget come elemento creativo e non come limite. L'approccio ibrido (foto, video, testo) apre a molteplici possibilità interpretative e di realizzazione. Analizziamoli singolarmente:

1. Euridice Stream:

  • Logline: Una donna abbandonata dal suo amante, che ora lavora come sex performer, accetta un lavoro simile per poterlo rivedere.

  • Temi: Abbandono, amore, rivendicazione, sfruttamento sessuale, industria del sesso.

  • Potenziale Narrativo: La storia classica di Orfeo ed Euridice viene ribaltata e attualizzata in un contesto crudo e realistico. L'elemento "stream" suggerisce una narrazione frammentata, forse attraverso brevi video, foto rubate, messaggi online, che ricreano il viaggio disperato di Euridice alla ricerca di Orfeo e la sua progressiva discesa nell'industria del sesso. Il ruolo di Persefone come figura materna/manipolatrice aggiunge un ulteriore livello di complessità.

  • Sfide di Realizzazione: La rappresentazione del lavoro nel settore del sex work richiede sensibilità e attenzione, evitando la spettacolarizzazione e la mercificazione del corpo. L'equilibrio tra il dramma personale di Euridice e la critica sociale è fondamentale.

  • Proposta di Sviluppo (Ibrido): Una serie di brevi video girati con stile "found footage" o "mockumentary", intervallati da foto e messaggi di testo che rivelano gradualmente la storia. Potrebbe essere strutturato come un diario online di Euridice, creando un'esperienza immersiva per lo spettatore.

2. Libido Crazia:

  • Logline: In un futuro distopico, lo stupro è diventato un rito di passaggio per le donne, commercializzato e normalizzato dai social media.

  • Temi: Violenza sessuale, controllo sociale, femminilità, body shaming, influenza dei social media, distopie.

  • Potenziale Narrativo: Questa storia offre un'analisi pungente e disturbante della nostra società, estremizzando i meccanismi di pressione sociale e di mercificazione del corpo femminile. La scelta di agenzie specializzate che "gestiscono" lo stupro crea un paradosso inquietante, mettendo in luce l'ipocrisia e la perversione della normalizzazione della violenza.

  • Sfide di Realizzazione: Il tema delicato richiede una gestione responsabile e un approccio etico, evitando la banalizzazione o la giustificazione dello stupro. La rappresentazione della violenza deve essere simbolica e suggestiva, piuttosto che esplicita, per mantenere l'impatto emotivo senza cadere nel gratuitous.

  • Proposta di Sviluppo (Ibrido): Un cortometraggio sperimentale, con immagini stilizzate e oniriche che riflettano il carattere distopico della storia. L'uso di elementi visivi forti, come immagini di social media manipolate e foto ritoccate, può sottolineare la distorsione della realtà. Il testo potrebbe essere integrato attraverso voice-over, interviste immaginarie o post sui social media.

3. Farmaco Sofia:

  • Logline: Una giovane donna somministra ormoni maschili alla madre per realizzare il suo desiderio inespresso di avere un padre.

  • Temi: Complesso di Edipo, relazione madre-figlia, identità di genere, manipolazione, desiderio di paternità.

  • Potenziale Narrativo: La storia esplora le dinamiche complesse di una relazione madre-figlia, focalizzandosi sulla mancanza di un padre e sulla sua idealizzazione. La scelta di manipolare la madre attraverso gli ormoni introduce un elemento di controllo e di abuso sottile, sollevando questioni etiche e psicologiche.

  • Sfide di Realizzazione: La rappresentazione del cambiamento fisico della madre deve essere gestita con sensibilità, evitando rappresentazioni stereotipate o medicalmente imprecise. L'equilibrio tra il dramma personale di Celeste e l'esplorazione dei temi più ampi è essenziale.

  • Proposta di Sviluppo (Ibrido): Un progetto fotografico con immagini che documentino il processo di trasformazione della madre, accompagnate da un diario scritto da Celeste. Video brevi potrebbero catturare momenti significativi della relazione, creando un collage visivo ed emotivo che riflette il disagio e la complessità della situazione.

Considerazioni Finali:

I tre progetti, pur diversi nel tema, condividono un approccio audace e sperimentale. La scelta di un formato ibrido e la rinuncia a un compenso testimoniano la volontà di dare priorità all'espressione artistica e alla libertà creativa. La riuscita dei progetti dipenderà dalla capacità di bilanciare la sperimentazione formale con una narrazione solida e coinvolgente, affrontando temi delicati con sensibilità e responsabilità. La collaborazione tra Giorgio Viali e Minuscola Pro si presenta come un'occasione interessante per esplorare nuove frontiere nella produzione indipendente di cortometraggi e opere multimediali.


  1. Tre Storiacce/Progetti in corso: Idee originali di Giorgio Viali - www.giorgioviali.live Da sviluppare nel corso del 2025

Progetti ibridi minimali. Da sviluppare con misto foto, video, testi. Casa di Produzione: Minuscola Pro - www.minuscola.pro

Progetti Zero Budget, indipendenti e sperimentali. Non è previsto compenso.

Questi progetti si concentrano su storie brevi e sperimentali, sfruttando in modo minimale una combinazione di foto, video e testi. Sono progetti indipendenti e a zero budget, realizzati dalla casa di produzione Minuscola Pro di Giorgio Viali. Non è previsto alcun compenso per gli artisti coinvolti, in quanto si tratta di iniziative di carattere indipendente e sperimentale.

  1. Euridice Stream Euridice è la protagonista. Ama e vive con Orfeo. Orfeo un giorno perde la testa per Aristea e lascia Euridice. Senza dirle niente. Euridice cerca Orfeo. Scopre che Orfeo lavora come sex performer insieme con Aristea. Rintraccia l'agenzia per cui lavorano. La titolare si chiama Persefone. Persefone chiede a Euridice di lavorare sei mesi per lei come sex performer. Dopo sei mesi potrà rivedere Orfeo.

Questo progetto racconta la storia di Euridice, che viene abbandonata dal suo amato Orfeo per un'altra donna, Aristea. Euridice cerca Orfeo e scopre che lavora come sex performer insieme ad Aristea. La storia si sviluppa attorno all'agenzia per cui lavorano, gestita da Persefone, che propone a Euridice di lavorare per lei come sex performer per sei mesi, dopo i quali potrà rivedere Orfeo.

  1. Libido Crazia In un futuro distopico farsi stuprare è diventato un rito di passaggio necessario per esser considerata una donna. I social media hanno maturato questa nuova Moda, dopo l'avvento dei tatuaggi, le donne devono subire uno o più stupri da esibire come certificazione di femminilità. Sono nate delle agenzie che assicurano un servizio di stupro cherano un servizio di stupro che mantenga le caratteristiche sociali di violenza e sopraffazione richieste ma che garantisce un servizio che non oltrepassa quello richiesto e che è svolto da professionisti. La nostra protagonista, Celeste, sta valutando con un'amica quale servizio adottare.

Questo progetto si svolge in un futuro distopico in cui lo stupro è diventato un rito di passaggio obbligatorio per le donne, certificato sui social media. Agenzie specializzate offrono un servizio di stupro "professionale" che mantiene le caratteristiche richieste socialmente. La protagonista, Celeste, sta valutando insieme a un'amica quale servizio adottare.

  1. Farmaco Sofia Celeste è una laureanda che è rimasta orfana di padre da piccolissima. Celeste vive con la Madre Agata. Ma da sempre desidera un padre e finora non è riuscita a sentirsi soddisfatta. Vive quotidianamente e in modo ossessivo questa mancanza. Celeste decide di somministrare ormoni maschili alla madre per farla diventare il padre che non ha mai avuto. Con l'aiuto di un'amica medica inizia a somministrare ormoni alla madre che lentamente nel giro di 10/12 mesi sviluppa il desiderio di diventare uomo.

Questo progetto racconta la storia di Celeste, una laureanda rimasta orfana di padre, che vive ossessivamente questa mancanza.

CONTROMEDIA

enter image description here

L'idea di una BioAI che controlla l'eiaculazione maschile apre scenari complessi, sia dal punto di vista tecnologico che etico-sociale. Andiamo ad esplorare diversi aspetti:

Aspetti Tecnologici:

  • Il meccanismo di controllo: Una BioAI richiederebbe un impianto biocompatibile, forse nanoparticelle o un microchip, in grado di monitorare i segnali neurologici che presiedono all'eiaculazione. Dovrebbe interpretare questi segnali in tempo reale e, in base agli input ricevuti da un dispositivo esterno (un'app, ad esempio), modulare l'attività nervosa per ritardare o anticipare l'eiaculazione. La precisione richiesta è elevatissima, considerando la complessità del sistema nervoso.
  • L'interfaccia uomo-macchina: Un'interfaccia intuitiva e affidabile è fondamentale. Potrebbe trattarsi di un'app che la partner utilizza per impostare parametri come durata dell'atto sessuale desiderata, intensità del piacere, momenti di climax. La comunicazione tra l'app e l'impianto deve essere sicura e priva di interferenze.
  • La sicurezza e l'affidabilità: Un malfunzionamento potrebbe avere conseguenze serie. L'impianto deve essere progettato per garantire la massima sicurezza, prevedendo meccanismi di fail-safe in caso di guasto o interferenze esterne. Sono necessarie rigorose procedure di test e certificazione.
  • La durata della batteria e la manutenzione: Un impianto impiantabile richiede una fonte di energia e una manutenzione periodica. Bisogna considerare l'impatto di procedure chirurgiche ripetute o di possibili problematiche relative all'esaurimento della batteria.

Aspetti Etico-Sociali:

  • Il consenso informato: L'uso di una BioAI di questo tipo deve essere assolutamente volontario e basato su un consenso informato completo da parte dell'uomo. Devono essere chiare le potenziali implicazioni e i rischi.
  • Il potere e il controllo: Chi controlla l'impianto? Si crea un divario di potere tra partner? Potrebbe essere manipolato per scopi non consensuali? Queste sono questioni cruciali da affrontare.
  • L'intimità e il piacere: L'automatizzazione dell'eiaculazione potrebbe diminuire la spontaneità e la connessione emotiva tra i partner. La percezione del piacere potrebbe essere alterata, con possibili conseguenze negative sulla soddisfazione sessuale.
  • L'identità sessuale e la mascolinità: L'uso di una BioAI potrebbe influenzare la percezione della propria identità sessuale e della mascolinità. Come viene affrontata la questione della performance sessuale e della pressione sociale?
  • L'accessibilità: Una tecnologia così avanzata sarebbe accessibile a tutti o solo a una cerchia ristretta? Si creerebbero nuove disuguaglianze?

In conclusione, la BioAI applicata al controllo dell'eiaculazione è un'idea che suscita un dibattito complesso. Mentre la fattibilità tecnologica è ancora lontana, l'analisi delle implicazioni etiche e sociali è fondamentale per valutare se questa tecnologia dovrebbe essere sviluppata e, in caso affermativo, come dovrebbe essere regolamentata. La priorità assoluta deve essere il rispetto della libertà individuale, del consenso informato e del benessere psico-fisico di tutte le persone coinvolte.

CONTROMEDIA

enter image description here

GIORGIO VIALI

The concept of a BioAI controlling male ejaculation opens up complex scenarios, both technologically and ethically. Let's explore several aspects:

Technological Aspects:

  • Control Mechanism: A BioAI would require a biocompatible implant, perhaps nanoparticles or a microchip, capable of monitoring the neurological signals governing ejaculation. It would need to interpret these signals in real time and, based on input from an external device (an app, for example), modulate nervous activity to delay or accelerate ejaculation. The required precision is extremely high, considering the complexity of the nervous system.
  • Human-Machine Interface: An intuitive and reliable interface is crucial. This could be an app used by a partner to set parameters such as desired sexual act duration, pleasure intensity, and climax timing. Communication between the app and the implant must be secure and interference-free.
  • Safety and Reliability: Malfunction could have serious consequences. The implant must be designed for maximum safety, including fail-safe mechanisms in case of failure or external interference. Rigorous testing and certification procedures are necessary.
  • Battery Life and Maintenance: An implantable device requires a power source and periodic maintenance. The impact of repeated surgical procedures or potential battery depletion issues must be considered.

Ethical and Social Aspects:

  • Informed Consent: The use of such a BioAI must be entirely voluntary and based on fully informed consent from the male. Potential implications and risks must be clearly explained.
  • Power and Control: Who controls the implant? Does it create a power imbalance between partners? Could it be manipulated for non-consensual purposes? These are crucial questions to address.
  • Intimacy and Pleasure: Automating ejaculation could diminish spontaneity and emotional connection between partners. The perception of pleasure could be altered, with potentially negative consequences for sexual satisfaction.
  • Sexual Identity and Masculinity: Using a BioAI could influence the perception of one's sexual identity and masculinity. How is the issue of sexual performance and social pressure addressed?
  • Accessibility: Would such advanced technology be accessible to everyone or only a select few? Would new inequalities be created?

In conclusion, BioAI applied to ejaculation control is a concept that sparks complex debate. While technological feasibility is still distant, analyzing the ethical and social implications is crucial to assess whether this technology should be developed and, if so, how it should be regulated. The absolute priority must be respect for individual liberty, informed consent, and the psycho-physical well-being of all involved.